La fusione fra le tre sorelle lascia ancora molte zone d’ombra per i lavoratori compresi gli interinali
Oggi la delegazione Cobas ha incontrato la dirigenza Coop, sperando di ricevere finalmente le garanzie occupazionali e salariali per tutti i lavoratori coinvolti, compresi quelli a tempo determinato, utilizzati da Coop, ma assunti tramite agenzie interinali.
Il Direttore Tarozzi ha nuovamente illustrato la strategia commerciale fra detersivi in sconto, scatolette di tonno in offerta e punti scheda, sembra che l’unica cosa che non si conosca sia il futuro dei lavoratori.
Su esplicita richiesta del sindacato sulle sorti dei dipendenti delle sedi e dei punti vendita, il direttore ha dichiarato che in fase di fusione tutti i lavoratori verranno riassorbiti, grazie all’articolo 2112, poi verranno aperti dei tavoli di confronto.
Questo non può bastarci.
Vogliamo sicurezza sul mantenimento sia del proprio posto di lavoro sia delle condizioni retributive e normative attuali. L’apertura di un tavolo deve avere già in partenza questo obiettivo al di là di qualsiasi studio sul fabbisogno o i costi aziendali. Se di norma, come accaduto con Coop Alleanza, le fusioni portano sempre ad una riduzione di personale, in questo caso non deve assolutamente accadere.
Allo stesso modo, dovrà esserci un’omogeneitá di trattamento dei lavoratori, non è accettabile che un dipendente Superconti possa avere meno tutele rispetto ad uno della futura Coop Etruria.
Rimaniamo in attesa della bozza dell’accordo, che valuteremo attentamente, chiedendo di effettuare le dovute modifiche, prima di qualsiasi sottoscrizione.
Continuiamo a parlare con tutti I lavoratori che siano di Unicoop, Coop centro Italia o Superconti, siamo tutti coinvolti nella fusione e nessuno deve rimanere indietro.